Cosa sta accadendo negli Ospedali di tutta Italia?

Uno degli episodi più recenti riguarda lospedale di Lodi: una settimana fa un 50enne ha dato in escandescenze e ha spaccato una vetrina e un computer. Ma scatti d’ira spintoni, calci e insulti sono così frequenti che medici e infermieri non si stupiscono più. A volte, neppure segnalano l’accaduto se non lo considerano «grave». E così i report sulle aggressioni al personale sanitario rischiano di non fotografare con accuratezza il fenomeno.

Statistiche

L’ultimo documento della Regione, aggiornato al primo semestre di quest’anno, conta 2.349 casi nelle strutture sanitarie lombarde, quasi 13 al giorno. Il trend sembra in aumento rispetto al 2022, quando si sono registrate in tutto 3.313 aggressioni fisiche o verbali, 9 al dì. Difficile dire se la crescita sia reale o stiano emergendo più episodi per via di un aumento della consapevolezza, e quindi della tendenza a denunciare, delle vittime. Che, sei volte su dieci, sono infermieri. Al secondo posto dell’infelice classifica medici chirurghi. Sul terzo gradino gli operatori socio sanitari.

Tipi di aggressione

Se negli ospedali e nelle sedi delle Ats la violenza verbale è protagonista di circa il 60/70 per cento delle segnalazioni, gli operatori delle ambulanze coordinate da Areu riportano soprattutto aggressioni fisiche. Lavorano in primissima linea, intervengono per soccorrere i feriti in risse o liti. È purtroppo facile, quindi, che siano colpiti da schiaffi e pugni nel momento dell’esplosione della furia.

I rischi maggiori al pronto soccorso

Lo spaccato dei reparti più a rischio vede il pronto soccorso protagonista: qui avviene un terzo degli episodi. Nelle aree di degenza si registra invece una quota di attacchi che oscilla tra il 21,5 e il 25 per cento negli ultimi due anni. Così come particolarmente complessa è la gestione dei pazienti nei servizi psichiatrici. Chi se la prende con il personale sanitario? Soprattutto i malati, ma anche parenti e conoscenti.

La soluzione

Per tutti i motivi di cui sopra è necessario optare per un servizio di Vigilanza serio ed efficace.

Naturalmente, il motivo principale per cui gli ospedali hanno guardie dedicate alla sicurezza è che di fatto sono considerate infrastrutture critiche.  Quindi è necessario garantire l’ingresso alle persone autorizzate e negarlo a chi non lo è, pattugliare l’area e identificare ed affrontare qualsiasi minaccia diventa una priorità . Le caratteristiche uniche di un ospedale come quello di essere aperto 24 ore su 24, 7 giorni su 7, quello di avere clienti di tutte le classi sociali o essere un luogo dove le emozioni abbondano, necessitano di specialisti della sicurezza.

Il compito di una guardia è riconoscere le criticità e intraprendere le azioni appropriate atte ad impedire che queste si concretizzino in reali pericoli, evitando in tal modo eventi dannosi che abbiano un impatto negativo su chi lavora, chi è assistito, sulle strutture stesse o addirittura al sistema paese.

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