La videosorveglianza potenziata dall’intelligenza artificiale (AI) sta rivoluzionando la sicurezza in ambiti pubblici e privati, ma solleva anche questioni etiche e normative. Ecco una panoramica basata su informazioni recenti:
Vantaggi della videosorveglianza con AI
  1. Rilevamento avanzato: Le telecamere con AI, grazie a tecniche come il machine learning e il deep learning, riconoscono oggetti, persone, veicoli e comportamenti sospetti in tempo reale, riducendo i falsi allarmi. Ad esempio, possono distinguere un essere umano da un animale o identificare gesti anomali come il taccheggio.

  2. Efficienza operativa: L’analisi video automatizzata consente di monitorare grandi quantità di dati senza la necessità di supervisione umana costante, migliorando la reattività a potenziali minacce.

  3. Applicazioni trasversali: Oltre alla sicurezza, l’AI nella videosorveglianza supporta la gestione del traffico, il conteggio delle persone per marketing (es. analisi flussi in negozi) e la protezione perimetrale.

  4. Adattabilità: Sistemi come quelli di EBESSE, integrano l’AI anche su telecamere esistenti, rendendo la tecnologia accessibile senza sostituzioni costose.

  5. Visione notturna e condizioni difficili: Tecnologie come sensori Sony Starvis e True WDR garantiscono immagini nitide anche in scarsa illuminazione o con intemperie.

Esempi concreti

  • Sicurezza urbana: Comuni come Roma, Torino e Trento hanno adottato telecamere intelligenti per la sicurezza pubblica, ma con normative rigorose. Ad esempio, Trento è stata sanzionata per violazioni privacy legate a progetti di ricerca con AI.

  • Retail: Soluzioni come Veesion rilevano gesti sospetti (es. furti) senza identificare biometricamente le persone, rispettando il GDPR.

  • Industria: EBESSE ha implementato sistemi AI per la sicurezza perimetrale e anticollisione in stabilimenti come DHL

Sfide e rischi

  1. Privacy: L’uso di AI, specialmente con riconoscimento facciale o analisi biometrica, può violare i diritti dei cittadini. L’AI Act europeo limita fortemente tali tecnologie, consentendole solo in casi eccezionali con autorizzazione.

  2. Sorveglianza di massa: Post su X evidenziano timori di controllo eccessivo, come a Roma con l’installazione di 15.000 telecamere per il Giubileo.

  3. Regolamentazione: Il Garante Privacy italiano ha sanzionato progetti non conformi (es. Trento, 50.000 euro) e aperto istruttorie su Roma e Torino, sottolineando la necessità di valutazioni d’impatto e trasparenza.

  4. Etica: L’AI potrebbe indurre modifiche comportamentali, limitando le libertà democratiche, come evidenziato da esperti e autorità.

  5. Errori tecnici: Condizioni di luce, pioggia o posizionamento errato delle telecamere possono ridurre l’accuratezza dell’AI.

Normative e raccomandazioni

  • GDPR e AI Act: I sistemi devono anonimizzare i dati, evitare la profilazione non necessaria e richiedere valutazioni d’impatto per trattamenti ad alto rischio.

  • Misure tecniche: Crittografia (es. VPN per connessioni sicure), compressione video H.265 e registrazione selettiva riducono i rischi di violazioni.

  • Trasparenza: Le amministrazioni devono informare i cittadini sull’uso delle telecamere e i dati raccolti, come richiesto dal Garante Privacy.

Prospettive future

L’AI nella videosorveglianza è destinata a crescere, con un mercato previsto di 22 miliardi di dollari entro il 2027. Nuove applicazioni, come il rilevamento di posture scorrette per la sicurezza sul lavoro o la prevenzione di frodi alle casse automatiche, stanno emergendo. Tuttavia, il bilanciamento tra sicurezza e tutela dei diritti richiede norme più chiare e una maggiore consapevolezza etica.

Leave A Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *