Milano continua a essere una delle città italiane con un tasso di criminalità elevato secondo i dati costantemente aggiornati riportati da fonti come il Sole 24 Ore.
Questa situazione non riguarda solamente furti e rapine, ma comprende anche casi di estorsione, associazioni criminali, truffe e vari tipi di violenza.
La gravità di questa situazione è ulteriormente accentuata dal fatto che tali atti criminali si verificano sia nelle zone centrali che in quelle periferiche della città.
È importante tenere presente che il numero di denunce ufficiali, che si avvicina a 6.000 per ogni 100.000 abitanti, potrebbe rappresentare solo la punta dell’iceberg, poiché molte vittime potrebbero scegliere di non denunciare per timore di ritorsioni o vendette da parte dei criminali, che purtroppo costituiscono una parte significativa della popolazione milanese.
Questi fattori suggeriscono che la reale incidenza della criminalità a Milano potrebbe essere ancora più elevata di quanto suggeriscano i dati ufficiali, confermando il fatto che la città continua a lottare con un alto tasso di criminalità.
Qual è l’indice di criminalità a Milano?
Attualmente in Italia, si registrano quotidianamente circa 7000 reati, il che equivale a circa 291 atti criminali all’ora, secondo quanto riferito dai dipartimenti di Pubblica Sicurezza.
Le tre città considerate più pericolose sono Milano, Rimini e Torino.
Questi sono centri urbani di dimensioni medio-grandi caratterizzati da una densità di popolazione elevata, con flussi costanti di persone, inclusi turisti nelle zone stagionali come Rimini e lavoratori nelle industrie di Milano e Torino.
Milano presenta un alto rischio per i suoi abitanti a causa della sua estesa struttura urbana, una periferia con scarsa presenza delle autorità, la presenza di due aeroporti internazionali e una stazione ferroviaria di importanza europea.
Tutti questi fattori contribuiscono a creare un ambiente che favorisce sia la criminalità occasionale che quella organizzata.
Quali sono le zone più pericolose di Milano?
Le informazioni fornite indicano che in alcune zone periferiche di Milano esistono quartieri che sono considerati più pericolosi a causa dell’attività criminale, soprattutto da parte di bande giovanili coinvolte in furti, rapine, violenze e risse.
Questi quartieri includono:
- Quarto Oggiaro
- Lambrate
- Scalo Romana
- Rogoredo
- Mecenate
Un’area particolarmente problematica, segnalata anche dalle forze dell’ordine, è la zona verde di via Cassinis, spesso utilizzata come punto di ritrovo da persone con cattive intenzioni, che poi si spostano verso le aree più centrali.
Altri luoghi a Milano da evitare includono:
- Dergano
- La Barona
- Via Padova
- San Siro
- Lorenteggio
- Via Gola
- Giambellino
- Piazza Tirana
- Piazza Bottini
- Porta Vittoria
In particolare, le ultime tre zone sono state descritte come “fuori controllo” dalle forze dell’ordine, a causa della presenza di bande particolarmente violente e pericolose.
È importante notare che, nonostante queste situazioni problematiche, molte persone vivono in queste zone a rischio, spinte dalla densità di popolazione e dalle sfide socioeconomiche, come la povertà, la disoccupazione e le difficoltà nell’inserimento lavorativo.
Questi fattori contribuiscono al progressivo aumento della micro-criminalità e della criminalità organizzata in queste aree.
La sicurezza personale e la consapevolezza dell’ambiente circostante sono cruciali quando si visita o si vive in queste zone, specialmente di notte.
Come stare sicuri: sistemi di protezione passiva e attiva
È importante notare che, nonostante gli sforzi di riqualificazione urbanistica da parte del Comune di Milano, alcune aree della città possono ancora rimanere pericolose.
In questo contesto, l’implementazione di sistemi di protezione passiva e attiva può contribuire a migliorare la sicurezza in tali quartieri.
I sistemi di protezione passiva includono l’uso di barriere fisiche come porte blindate, finestre corazzate, cancelli, grate e inferriate.
Questi ostacoli rendono più difficile per i potenziali ladri accedere agli edifici, costringendoli a rallentare o rinunciare alle loro azioni criminali.
I sistemi di protezione attiva, d’altra parte, includono dispositivi che possono intervenire attivamente in caso di intrusioni.
Questi dispositivi includono telecamere di videosorveglianza, sensori perimetrali esterni e rilevatori di movimento interni.
Questi sistemi sono solitamente collegati a servizi di sicurezza privata o alle forze dell’ordine, consentendo un monitoraggio costante (24 ore su 24) dell’immobile.
In caso di eventi sospetti o intrusioni, possono essere attivate misure di sicurezza o allertare le autorità competenti.
L’installazione di tali sistemi di sicurezza può contribuire a migliorare la tranquillità e la sicurezza delle persone che vivono o lavorano in quartieri con un elevato tasso di criminalità, offrendo una maggiore protezione contro atti criminali.
Tuttavia, è importante considerare che la sicurezza pubblica è una questione complessa che richiede un approccio olistico che includa anche l’intervento delle forze dell’ordine e misure di prevenzione della criminalità.
Furti in appartamento a Milano nel 2023: come proteggersi?
Le statistiche del Sole 24 Ore per l’anno 2023 evidenziano che Milano è ancora in cima alla classifica della criminalità, con oltre 200.000 reati denunciati, ai quali si aggiungono quelli che rimangono non segnalati.
La città presenta la più alta percentuale di furti ogni 100.000 abitanti, con circa 3000 furti, ed è al secondo posto per le rapine, confermando una tendenza preoccupante nella zona metropolitana.
Questi dati mettono in evidenza l’importanza della sicurezza per tutti i cittadini milanesi, non solo per coloro che vivono in quartieri ad alto rischio.
Per ridurre significativamente il rischio di furti, è essenziale considerare l’installazione di sistemi di protezione attiva o utilizzare i servizi proposti da E.B.ESSE.
La sicurezza personale e la protezione delle proprietà sono questioni importanti in un contesto in cui la criminalità è diffusa.