Corso Security Manager

Home - Corsi Security - Corso Security Manager

Corso Security Manager (UNI 10459)

Profilo:

Il Professionista della security aziendale deve essere in possesso delle conoscenze, abilità e competenze nel campo della security previste dalla presente norma UNI 10459/2015 per poter essere responsabile, all’interno di una organizzazione, dell’intero processo security oppure di un rilevante sotto-processo, nel caso di strutture di security altamente articolate.

Requisiti:

La nuova norma punta a definire i requisiti relativi all’attività della specifica figura professionale coinvolta nel processo di security, ossia la persona fisica le cui conoscenze, abilità e competenze sono tali da garantire la gestione complessiva del processo o di rilevanti sotto-processi.
In particolare nella norma vengono delineati tre livelli cui possono essere ricondotti i Professionisti della security responsabili del processo di security in contesti organizzativi di diversa complessità e/o di attività, costituendo utile supporto:
– per le organizzazioni, che possono meglio orientare le scelte sul professionista con il profilo più adatto alle proprie esigenze;
– per gli enti di formazione e certificazione, per indirizzare le proprie attività istituzionali;
– per gli stessi professionisti, per meglio orientare la propria formazione e proporsi adeguatamente sul mercato.
I tre profili sono:
– Profilo A (Security Expert): Corrispondente al livello EQF 5, cioè ad un livello “medio basso” di complessità di security, considerata l’organizzazione e/o le attività svolte.
– Profilo B (Security Manager): Corrispondente al livello EQF 6, cioè ad un livello “medio/medio alto” di complessità di security, considerata l’organizzazione e/o le attività svolte (equivale, grosso modo, al profilo disciplinato nel testo della norma del 1995);
– Profilo C (Security Senior Manager): Corrispondente al livello EQF 7, cioè al “massimo” livello di complessità di security, considerata l’organizzazione e/o le attività svolte.

Documenti:

Profili

Obiettivi del Corso:

Gli scenari entro cui le aziende operano subiscono costantemente profonde trasformazioni. Fattori di natura sia economico-competitiva che socio-politica determinano dinamismi e complessità sempre crescenti, alimentati dal convergere e dall’intrecciarsi di fenomeni quali l’instabilità sociale, i mutamenti politici ed economici, il rapido sviluppo tecnologico, i continui processi di ristrutturazione, la progressiva dematerializzazione delle attività aziendali, la crescente apertura geografica alla competitività, l’intensificarsi dei rapporti internazionali, il continuo proliferare di norme e leggi a livello locale, nazionale e internazionale.

La conseguenza è il costante moltiplicarsi dei fronti verso cui le aziende sono costrette ad impegnarsi al fine di conservare la competitività e di mantenere integra nel tempo la capacità di ottenere soddisfacenti risultati economici. In particolare, nelle direzioni aziendali è maturata la consapevolezza che, indipendentemente dall’ambito di attività, l’equilibrio gestionale può essere intaccato, se non addirittura definitivamente compromesso, da una serie di eventi di natura non competitiva.

Ogni azienda, infatti, sia essa industriale, bancaria, commerciale, finanziaria o altro, è costantemente esposta a minacce di natura dolosa o accidentale; ciò in relazione ai processi produttivi, alle azioni dei suoi dipendenti, ai suoi rapporti con l’esterno e, più in generale, all’essere parte di un mondo caratterizzato dall’incertezza, dalla conflittualità e dal pericolo.

Accanto, quindi, all’efficace gestione delle variabili competitive tradizionali, l’azienda ha come obiettivo la tutela del patrimonio, inteso nell’accezione più vasta del termine, che si pone alla base dei processi di creazione del valore aziendale, assicurando così il mantenimento della capacità reddituale nel tempo.

Il tema della sicurezza (da intendersi nel senso del termine inglese “Security”) si impone, quindi, alle organizzazioni economiche e agli organismi istituzionali come area forte di progettualità e di intervento, soprattutto per quanto riguarda i nuovi problemi, i rischi derivanti dalla globalizzazione dei mercati, la complessità delle dinamiche transnazionali, la lotta al riciclaggio e alla contraffazione dei prodotti.

Il concetto di Security può essere così sintetizzato: “Studio, sviluppo ed attuazione delle strategie, delle politiche e dei piani operativi volti a prevenire, fronteggiare e superare eventi, in prevalenza di natura dolosa e/o colposa, che possono danneggiare le risorse materiali, immateriali, organizzative e umane di cui l’azienda dispone o di cui necessita per garantirsi una adeguata capacità concorrenziale nel breve, nel medio e nel lungo termine”

Il problema della “Security” nelle grandi organizzazioni pubbliche e private ha evidenziato, da un lato, la necessità per le imprese di dotarsi di professionalità in grado di coniugare la conoscenza giuridica e organizzativa con il sapere tecnico-economico ; dall’altro, la necessità per il management pubblico e privato di esprimere rinnovate capacità in termini di strategie d’azione e di politiche gestionali.

Per tale obiettivo viene utilizzata la funzione del “Professionista della Security Aziendale”, persona in possesso dei requisiti, delle competenze e dell’esperienza per assicurare la Security Aziendale .

Costo:

Per i costi dell’intervento formativo si prega di rivolgersi ai nostri consulenti

Durata:

120 ore come da Norma UNI prevede