La situazione geopolitica mondiale, caratterizzata da crescenti tensioni, minacce ibride, cyberattacchi e instabilità in diverse regioni, sta influenzando profondamente il settore della vigilanza privata in Italia, spingendolo verso una trasformazione sia operativa che strategica. Ecco un’analisi dei principali cambiamenti che potrebbero verificarsi nel settore, considerando i recenti sviluppi geopolitici:

1. Aumento della domanda di servizi di sicurezza privata

  • Contesto geopolitico: Le crisi globali, come il conflitto in Ucraina, le tensioni nell’Indo-Pacifico e le instabilità in Medio Oriente e Nord Africa, hanno accentuato la percezione di insicurezza, anche in Italia. A ciò si aggiungono minacce come il terrorismo, la criminalità organizzata transnazionale e i cyberattacchi, che amplificano la necessità di protezione per aziende, infrastrutture critiche e privati. Secondo i dati del Censis, nel 2020 in Italia si sono registrate 241.673 truffe e frodi informatiche, 203.000 furti in abitazione e 145.000 rapine, evidenziando un bisogno crescente di sicurezza.

  • Impatto sul settore: La vigilanza privata sta vivendo un aumento della domanda, con un fatturato di 1,4 miliardi di euro generato dalle prime 10 società nel 2022 e circa 104.000 addetti impiegati nel settore. Le aziende di vigilanza stanno ampliando i loro servizi, includendo non solo la sorveglianza tradizionale, ma anche la protezione di infrastrutture critiche, la sicurezza aeroportuale e ferroviaria, il trasporto valori e la gestione del contante. La crescente preoccupazione per la sicurezza fisica e digitale spinge enti pubblici e privati a investire in soluzioni integrate.

2. Evoluzione verso servizi avanzati e tecnologici

  • Contesto geopolitico: La competizione geopolitica, soprattutto tra Stati Uniti, Cina e UE, per il controllo delle tecnologie critiche (es. terre rare, semiconduttori) e la crescente minaccia cyber stanno spingendo verso una territorializzazione del dominio digitale. In Italia, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e la Strategia Nazionale di Cybersicurezza 2022-2026 sottolineano l’importanza di proteggere le infrastrutture critiche da attacchi informatici.

  • Impatto sul settore: Le imprese di vigilanza privata stanno integrando tecnologie avanzate come videosorveglianza intelligente, intelligenza artificiale per l’analisi in tempo reale e sistemi di monitoraggio remoto. La direttiva NIS2, recepita in Italia nel 2024, impone nuove norme per la cybersicurezza, spingendo le agenzie di sicurezza a collaborare con enti pubblici per contrastare il cybercrime. Questo richiede investimenti in formazione e tecnologie, ma anche una maggiore cooperazione con l’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza per il contenimento degli attacchi informatici.

3. Sfide normative e legislative

  • Contesto geopolitico: Le trasformazioni del sistema internazionale, come l’ascesa della destra in Europa e le nuove dinamiche transatlantiche, richiedono un quadro normativo più flessibile per la sicurezza. In Italia, il settore della vigilanza privata è regolato dalla legge 133/1991, ma il quadro legislativo è spesso considerato inadeguato per rispondere alle nuove minacce.

  • Impatto sul settore: Il settore chiede riforme urgenti per superare lo stallo normativo, come evidenziato durante l’evento “Sicurezza 2023”. Le questioni principali includono salari bassi (spesso sotto i livelli di povertà) e la necessità di un dialogo più costante con il Ministero dell’Interno. Il nuovo CCNL per la vigilanza privata (valido fino al 2026) ha introdotto aumenti retributivi, ma le imprese lamentano difficoltà nel reclutamento e nella retention del personale, anche a causa di normative rigide e controlli stringenti.

4. Integrazione con la sicurezza pubblica

  • Contesto geopolitico: Le minacce ibride (es. disinformazione, attacchi cyber, migrazioni irregolari) richiedono un approccio integrato tra sicurezza pubblica e privata. L’Italia, come parte dell’UE e della NATO, sta rafforzando la cooperazione pubblico-privata, come dimostrato dalla presidenza italiana dell’OSCE nel 2018, che ha promosso la resilienza cibernetica.

  • Impatto sul settore: Le guardie giurate e le agenzie di vigilanza privata svolgono un ruolo complementare alle forze dell’ordine, con un focus sulla deterrenza e la protezione dei beni. Tuttavia, si discute la possibilità di estendere le loro funzioni alla tutela delle persone, un ambito finora riservato alla pubblica sicurezza. Questo potrebbe richiedere una revisione normativa per armonizzare le risorse pubbliche e private, migliorando la sicurezza complessiva del Paese.

5. Impatto economico e finanziario

  • Contesto geopolitico: La riduzione della circolazione del contante, accelerata da transazioni elettroniche e normative antiriciclaggio, sta avendo un impatto significativo sul comparto del trasporto valori, che rappresenta una delle attività più costose per le agenzie di vigilanza. Inoltre, l’aumento dei costi assicurativi post-Brexit (fino al 40%) sta comprimendo i margini di profitto.

  • Impatto sul settore: Le imprese di vigilanza stanno affrontando una contrazione del volume d’affari nel trasporto valori, spingendole a diversificare i servizi verso la sicurezza integrata e la gestione di sistemi di allarme. Tuttavia, il 16,3% delle imprese opera in perdita, e il 33% ha richiesto finanziamenti nel 2023, principalmente per liquidità o investimenti.

6. Minacce emergenti e nuove opportunità

  • Contesto geopolitico: La competizione per le terre rare e la dipendenza dalla Cina per risorse critiche potrebbero rallentare la transizione digitale e verde, influenzando le tecnologie usate nella sicurezza. Inoltre, l’intelligence italiana ha evidenziato nella relazione 2023 la crescente rilevanza delle minacce ibride e della sicurezza economica, come nel caso Pirelli, dove è stato esercitato il Golden Power.

  • Impatto sul settore: Le agenzie di vigilanza privata potrebbero trovare nuove opportunità nella protezione di settori strategici (es. industrie tecnologiche, infrastrutture energetiche) e nella collaborazione con l’intelligence per la sicurezza economica. La crescente domanda di servizi di sicurezza per eventi, infrastrutture critiche e abitazioni private apre spazi per l’innovazione, ma richiede anche un miglioramento delle competenze professionali.

Conclusione

Il settore della vigilanza privata in Italia si trova a un bivio: da un lato, la crescente insicurezza globale e le minacce cyber offrono opportunità di espansione e innovazione; dall’altro, le sfide normative, economiche e di reclutamento richiedono interventi urgenti. Per adattarsi, le imprese dovranno investire in tecnologie avanzate, rafforzare la collaborazione con le istituzioni pubbliche e adeguarsi a un quadro normativo in evoluzione. La capacità di rispondere a queste dinamiche sarà cruciale per il futuro del settore, che potrebbe diventare un pilastro sempre più integrato nella sicurezza nazionale.

Leave A Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *