Sciopero addetti vigilanza armata e servizi fiduciari
Una mobilitazione indetta per chiedere il rispetto dei diritti dei lavoratori, contenuti in precisi accordi sottoscritti dalle aziende stesse. Il presidio di protesta si terrà in Piazza Ss Apostoli, sotto la sede della Prefettura di Roma, a partire dalle ore 10.
I sindacati: “Turni massacranti e mancato riconoscimento dei diritti”
I sindacati chiedono la corretta applicazione delle regole contrattuali per persone operative in un comparto ad alto rischio. Tra i punti sotto accusa: il mancato versamento dei contributi destinati alla pensione integrativa, la mancata erogazione dell’assegno familiare agli aventi diritto, la mancata iscrizione dei lavoratori al fondo di assistenza sanitaria integrativa. A ciò si aggiungono altri elementi, quali il mancato riconoscimento degli scatti di anzianità, dei livelli di inquadramento corretti in relazione alla professionalità e dell’ ad personam a chi ne ha diritto.
Le guardie giurate di Roma e la sicurezza non armata in protesta
Chiedono che si ritorni a un totale rispetto delle regole su un settore molto delicato, in cui i lavoratori sono in deroga sulla norma relativa all’orario di lavoro. Particolare attenzione merita la cessione del quinto che rischia di far passare i lavoratori come cattivi pagatori con tutte le conseguenze che ne derivano, rilevante è anche la parte sanitaria e l’accesso al welfare previsto dal contratto nazionale. C’è poi una pressione forte sulla prestazione straordinaria alla quale i lavoratori sono quasi costretti con relativo stress psico-fisico e limiti alla vita privata. “Oltre alle rivendicazioni generali, di carattere economico e contrattuale, c’è l’aspetto dello stress psico-fisico al quale sono sottoposti i lavoratori che non va sottovalutato. Alcuni di loro, riporta, sono costretti a turni giornalieri superiori alle dodici ore, turni comunicati anche un giorno per l’altro. Tutto questo dai contratti non è previsto. Da qui lo sciopero degli addetti alla vigilanza armata e servizi fiduciari di alcune realtà romane.
La richiesta generale dei sindacati è che ci sia la piena applicazione delle norme che, valorizzando il servizio essenziale reso, consentano ai lavoratori di prestare l’attività lavorativa in sicurezza e nel pieno rispetto dei propri diritti.