Si parla spesso di violenza sulle donne, ma 5 milioni di uomini all’anno sono vittime di violenze femminili
La violenza sulle donne è una cosa inaccettabile, ma dobbiamo ricordarci che esiste anche l’inverso:la violenza sugli uomini, anch’essa molto diffusa
Negli ultimi anni si parla molto di violenza sulle donne a causa dei molti casi di femminicidio e altre violenze commesse dai “pantaloni di famiglia”, facendo smuovere la politica ai vertici e diventando giustamente un caso nazionale.
Ma si sente parlare molto poco invece del fenomeno inverso, anch’esso molto diffuso ma che purtroppo ha uno scarso risalto mediatico , ovvero quando a commettere violenze sono le “gonne di famiglia”.

La donna non è sempre docile incolpevole e vittima e l’uomo non è sempre carnefice e bastardo.
Secondo un interessante studio condotto dall’Università di Siena nel 2012, che all’epoca passò praticamente inosservato, nel 2011 sarebbero stati più di 5 milioni solo in Italia gli uomini, di età compresa tra i 18 ed i 70 anni,  vittime di violenze da parte di donne, che erano per la gran parte mogli, compagne e fidanzate.
Da allora non è stato più effettuato alcuno studio a riguardo, ma si teme che la media annuale sia pressochè la stessa in quanto spesso la vittima resta vittima.
Teniamo a precisare che la violenza femminile esercitata sugli uomini porta molto raramente ad omicidi (maschicidio), le donne talvolta compiono violenze fisiche, seppure generalmente meno pericolose rispetto alle violenze commesse dagli uomini, ma molto spesso praticano violenze psicologiche, utilizzando strumenti quale il ricatto, l’umiliazione e sopratutto la leva economica, talvolta portando alla rovina il malcapitato, facendo leva sulle leggi del bel paese che permettono loro di rovinare il marito/partner in questione.

Gli insulti e le denigrazioni più diffuse che gli uomini subiscono dalle donne, e che rappresentano delle vere e proprie violenze psicologiche sono:
il rimprovero di avere un lavoro malpagato, sentirsi rinfacciare la vita modesta consentita al partner e paragoni umilianti con altri uomini che guadagnano di più, essere minacciati di vedersi portare via la casa ed i propri beni fino alla rovina, essere minacciati di vedersi portare via la prole e di vedersi ostacolare nei rapporti con i figli, ricevere critiche anche per difetti fisici e per prestazioni sessuali.

Quindi a questo punto la domanda è? Tutto ciò descritto si può configurare come un reato di Stalking?
Prima di tutto vediamo che cosa è lo Stalking: Lo stalking consiste in una serie di comportamenti, posti in essere da un soggetto, finalizzati a perseguitare e ad ingenerare nella vittima stati di ansia e paura, che possono compromettere il normale svolgimento della quotidianità.
IO dico di si……ed è per questo che consiglio alle vittime di rivolgersi ad un Agenzia investigativa per valutare con degli investigatori professionisti o meglio ancora con criminologi seri, il da farsi.

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