Da addetto alla sicurezza a impiegato tuttofare, è un attimo.
LOS ANGELES – ESCLUSIVO – Essere multitasking è il requisito essenziale per il mondo del lavoro di oggi, ancor più se si lavora per le celebrity. E infatti è la sorte toccata al bodyguard di Angelina Jolie. Da addetto alla sicurezza a impiegato tuttofare, è un attimo: e così, ecco l’uomo fare le commissioni per l’attrice e Shiloh, o John, come si fa chiamare. Prima un sostanzioso – ma forse non troppo salutare – al take away di Burger King, poi una pila di libri da Barnes & Noble mentre Angelina e la figlia, ormai quattordicenne, sono in giro, senza mascherina.

Da addetto alla sicurezza a impiegato tuttofare, è un attimo: e così, ecco l’uomo fare le commissioni per l’attrice e Shiloh, o John, come si fa chiamare. Prima un sostanzioso – ma forse non troppo salutare – al take away di Burger King, poi una pila di libri da Barnes & Noble mentre Angelina e la figlia, ormai quattordicenne, sono in giro, senza mascherina.

Evidentemente né all’ex moglie di Brad Pitt né alla loro primogenita manca troppo andare per negozi a far shopping: se c’è qualcuno che si sobbarca questa incombenza, perché no?

Personalissimo commento:” No perchè se sei un vero professionista ti rifiuti categoricamente di fare il factotum, gli addetti ai lavori seri sanno quali rischi si corrono a fare tutto quello che chiedono i clienti, ma poi se dovesse succedere un minimo evento critico la colpa è sempre del Bodyguard. I contratti se ci sono, devono regolamentare sin dall’inizio un servizio di protezione serio, altrimenti è un’altra cosa e non Close Protection”

 

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