Milano: Un ragazzino è stato rapinato e violentato a una fermata della metro, da un coetaneo che lo ha minacciato con un coltello…
Ha agganciato la sua preda mentre scendeva a una fermata della linea Gialla della metropolitana. Ha costretto il ragazzino a seguirlo, minacciandolo con un coltello, lo ha derubato dei 30 euro che aveva in tasca e lo ha costretto ad atti sessuali. Una brutalità resa ancora più orribile dalla giovanissima età di chi ha subito la violenza e del suo aggressore: entrambi minorenni, la vittima poco più che adolescente e diciassettenne il suo aguzzino. Che è stato identificato martedì e ora si trova in stato di fermo al Centro di prima accoglienza di Torino. Tutto è accaduto sabato scorso, in pieno giorno e nel centro di Milano. Per l’adolescente sono stati venti minuti di terrore, in balia di un ragazzo più grande per età e fisicamente, oltre che con un coltello in mano. Secondo la ricostruzione della squadra mobile il diciassettenne ha avvicinato la vittima alla fermata di Porta Romana. Le telecamere della banchina e del mezzanino hanno ripreso tutto: impugnando il coltello sotto il giubbotto per nasconderlo, ha costretto il ragazzino a uscire dalla metro. Una volta saliti in superficie, altre immagini di videosorveglianza seguono i due che per quasi un chilometro camminano fianco a fianco. Si fermano davanti a un bar, dove forse l’aggressore pensa di entrare, quindi proseguono in una strada isolata e buia. E qui, in un luogo poco frequentato dai passanti, avviene l’abuso. Poi l’aggressore se ne va e l’adolescente, sconvolto e terrorizzato, torna a casa e racconta tutto ai genitori, che chiamano la polizia e sporgono denuncia. Le indagini coordinate dalla Procura del Tribunale dei minori, spiega la questura, «hanno consentito di accertare, attraverso la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, lo svolgersi dei fatti e di avere conferma della descrizione fornita dalla vittima». La zona nella quale si è consumata la violenza è stata presidiata dagli agenti e il diciassettenne non era andato molto lontano: è stato rintracciato in una via adiacente e riconosciuto sia per i tratti somatici che l’abbigliamento indossato.
Aveva ancora con sé il coltello e anche una minima quantità di sostanza stupefacente per uso personale. Dopo le violenze di Capodanno e le rapine delle baby gang, il problema che emerge a Milano è quello delle «frange giovanili fuori controllo che tendono ad affermare il loro protagonismo con prepotenza, con crescente violenza», come ha evidenziato il prefetto Renato Saccone nell’analisi dei reati commessi negli ultimi dieci anni in città.
«Dobbiamo bloccare questa escalation di violenza che al momento, dal punto di vista delle lesioni, è ancora basso ma che crea allarme sociale e insicurezza», sottolinea il questore. Che assicura un maggiore controllo del territorio, con 40 pattuglie miste delle forze dell’ordine in servizio tutta la notte in città «per assicurare interventi più ampi e veloci».