PER NON FARSI SCOPRIRE:

Regola numero 1. “Lo smartphone deve essere off limits per qualsiasi componente familiare. Figli, mogli, familiari in genere non devono potere accedere al device in libertà. Il problema è che se il telefono è sempre stato disponibile agli altri componenti della famiglia e all’improvviso mettete ogni sorta di protezione, impronte digitali, password e riconoscimento facciale, beh questo ingenererà sicuramente dei sospetti a prescindere. E quindi che cosa fare? L’unica soluzione è di acquistare un altro telefono, possibilmente da utilizzare solamente per l’amante e magari ancora meglio non intestato direttamente all’utilizzatore. Bisognerà ovviamente tenerlo nascosto in un posto sicuro. Indubbiamente un fattore di stress e di complicazione per la relazione clandestina, ma garantirà nel proseguo quella privacy necessaria. E in più sarà più facile interrompere nel caso la relazione arrivi a termine.

Regola numero 2. Portatevi un cambio d’abito. Sempre. E meglio che sia della stessa marca di quello usato abitualmente. Meglio comprare due camicie, due pantaloni, due giacche più o meno uguali. E tenerne uno di scorta presso l’indirizzo dove si consumano gli incontri clandestini. La camicia sempre meglio sostituirla, magari chiedendo alla partner segreta di non utilizzare il rossetto: sporca.

Regola numero 3. Usate il car sharing, se c’è. O i taxi. O comunque cercate di evitare di utilizzare l’autovettura di famiglia per spostarsi insieme all’amante. E non solo per quel fugace capello biondo quando la moglie è mora (e viceversa) ma anche perché il chilometraggio che varia può essere oggetto di attenzione da parte della o del consorte.

In aggiunta a queste tre regole “auree” della nostra Agenzia Investigativa: mentire alla potenziale amante è buona abitudine, mantenere separata la propria vita privata deve essere “Legge divina”. Se si riesce scegliere una persona non libera da vincoli, altrimenti si potrà divenire poi vittima di stalking quando si vorrà interrompere la relazione extraconiugale. Telefonate mute, anonime notturne e/o altro saranno un altro campanello d’allarme per il partner che vuole chiudere. Infine: evitare rapporti stretti con i colleghi. Questa è una buonissima regola.

PER SCOPRIRE UN TRADIMENTO:

E per beccare chi tradisce? Basta invertire ciascun punto: controllare il telefono (ma sappiate che è illegale), verificare i vestiti (e se ci sono doppioni, iniziate ad alzare le antenne), guardare il contachilometri e i tappetini dell’auto.

Al di là di queste tre regole “tecniche” ci sono gli evergreen: improvvisa iscrizione a corso di ballo, corso in palestra, maggiore attenzione nell’abbigliamento, per le donne intimo provocante di pizzo, estetista e parrucchiere prima di una uscita con amiche o di lavoro… Tutti segnali che forse c’è un corteggiatore o una corteggiatrice. Ma ricordate: è lo smartphone che diventa improvvisamente off-limits a dire la verità. E’ la prima cosa che raccontano i miei clienti quando si siedono nel mio studio: persone che si nascondono al bagno per chattare o telefonare, chat che durano anche la sera quando ci si corica per andare a letto, spesso le relazioni clandestine nascono sui social, quindi anche l’iscrizione a FB (per esempio) potrebbe nascondere una relazione appena nata, per non parlare poi dei social nati proprio per fare “cheating” quali “Badoo” (pur non essendo al pari di siti preposti al tradimento, vi si trova di tutto)…

Mettere alla prova il o la propria partner quando ci diranno che hanno un appuntamento importante e si assenteranno per cena o per qualche giorno, senza insospettirli dicendo a loro che si stanno mettendo in ghingheri o altre azioni che usualmente non compiono, registrando ogni atteggiamento ed utilizzando la tecnica dell’ascolto, parlando del più e del meno, mettendo alcune esche ben piazzate nel discorso. Questa è la tecnica: probabilmente sarà il traditore a tradirsi (questa regola vale più per noi maschietti, molto più ingenui e meno preparati delle donne, che anche nel tradimento risultano più efficaci e di difficile scoperta).

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