Abbiamo curato la “protezione” (vip protection) di vari V.I.P. in visita in Italia. Dall’ex segretario di Stato U.S.A. John Kerry (in foto), all’ ex Presidente U.S.A. Barack Obama. Dal proprietario di Starbucks Howard Schultz, al Pilota di F1 Charles Leclerc. Ed a seguire, David Beckham, Victoria Beckham, Paolo Banchero, Michelle Hunziker, Naomi Campbell, Susan Sarandon, Penélope Cruz, Cristiano Rolando, Anna Wintour e tantissimi altri.
Premesso che tale servizio oggi non è previsto dal nostro ordinamento giuridico e che la salvaguardia della persona fisica è competenza esclusiva delle FFOO o FFPP, di fatto però nessuno viene perseguito se viene sorpreso ad accompagnare qualcuno, purchè non si dichiari apertamente di fare scorta.
Ma poiché lo Stato non ha le risorse per proteggere tutti, le guardie del corpo private (vip Protection) lavorano lo stesso, purché le si chiami col nome di autisti, assistenti o portaborse. Di conseguenza, chi fa il bodyguard lavora ad alto rischio ma senza tutele. E senza tutele sono anche i suoi clienti, dal momento che, sulla carta, comprano semplici servizi di assistenza alla guida. Il tutto mentre le forze dell’ordine, pagate dai contribuenti, sono troppo spesso impegnate a scortare personaggi non sempre esposti a rischi rilevanti. Ma in tempi di spending review, lo Stato sta valutando di aprire ai privati almeno alcune delle prerogative della polizia. “La strada maestra è quella dell’integrazione funzionale, purché ciascuno abbia chiari i propri compiti”
Affidarsi a professionisti del settore è di fondamentale importanza per non incorrere in problematiche giudiziarie.