Questa è la vera storia della nascita delle moderne Guardie del Corpo o Bodyguards: esse si possono identificare intorno agli anni 60 e piu precisamente nel 1961 in seguito ad alcuni (io ritengo essere in tutto 10/15) tra attentati e situazioni di alto pericolo, subiti dal generale De Gaulle in Francia ad opera sopratutto dell’O.A.S.
Infatti, Organisation Armeè Secrete, così si chiamava, cominciò ad opporsi con la violenza all’applicazione degli accordi di Évian, ancora convinta di riuscire a dissuadere i francesi d’Algeria dall’andarsene. Al momento dell’indipendenza i coloni in Algeria erano circa un milione, il 10% della popolazione totale, e molti di loro soprattutto i militari, consideravano la rinuncia all’Algeria da parte della madrepatria un vero e proprio tradimento, ecco perchè l’O.A.S. decise di perpetrare una lunghissima serie di attentanti sia in Francia che in Algeria.
Aprì la campagna che puntava direttamente al Capo dello Stato l’attentato a Pont sur Seine dell’8 settembre 1961. Inoltre, non è affatto fantasia letteraria (vedi il libro o il film “Il giorno dello sciacallo”, di frederick Forsyth) il tentativo fallito di sequestrare il Presidente.
In un’ intervista rilasciata nel 1990, Georges Watin, ossia l’autore del tentativo, spiegò che il 22 agosto del 1962 l’intenzione originaria era di rapire De Gaulle, e di processarlo davanti ad una corte marziale e solo dopo giustiziarlo per alto tradimento alla concessione dell’indipendenza all’Algeria. Ma il piano fallì per un cambiamento di programma nell’itinerario del team di scorta presidenziale ed allora i congiurati tentarono senza successo, di colpire De Gaulle in strada frantumando solo i finestrini dell’ auto. Ma andiamo con ordine: Quando De Gaulle fondò il suo partito politico, il Rassemblement du Peuple Francais, nel 1947, aveva una grossa difficoltà a parlare ai comizi perchè veniva sistematicamente interrotto dai comunisti e da altre organizzazioni contrarie alla sua politica. Egli ha quindi invitato gli ex membri della Resistenza di aiutarlo e Paul Comiti con Pierre Debizet nel settembre 1947 diedero vita ai temibili “les gorilles” come venivano chiamati, bodyguards che lo seguivano in ogni sua uscita. Nel 1958/59 quando De Gaulle tornò al potere, gli stessi Comiti e Debizet, furono incaricati ufficialmente da André Malraux attraverso Ponchardier (e non dal General Joseph de Goislard de Monsabert come alcuni sostengono) di proteggere il Presidente. Fondarono così un’associazione (ecco perchè E.B.A. è un’associazione): la SAC (les Service d’Action Civique) spesso definita come forza di polizia segreta parallela, originariamente creata per essere un “Corpo di Guardia fedele” dedicato al servizio incondizionato al Generale. Naturalmente Comiti, essendo anche abile comunicatore divenne presto la sua Guardia del Corpo principale, cioè capo scorta, anche perchè in seguito Pierre Debizet lascia l’associazione non daccordo con le politiche della crisi algerina. Dopo la morte di De Gaulle Comiti divenne Guardia del Corpo di Georges Pompidou e di Valery Giscard d’Estaing durante le sue visite all’estero. Ma la sua lealtà è sempre stata al generale de Gaulle per il quale diceva, “sono pronto a morire”.
Quindi, possiamo dire che è con la nascita dei “Les Gorillas” che si comincia a pensare alle tecniche più efficaci per l’organizzazione di un buon servizio di protezione infatti, tutto nasce con la collaborazione e le competenze di ognuno dei componenti del team: Roger Tessier detto il Pugile, Rene Auvray (il paracadutista),Henry Djouder e Paul Comiti comandante di Marina che abbiamo già conosciuto. Oltre a Comiti e Tessier che sono stati al fianco del Presidente sin dagli inizi, altra importantissima Guardia del Corpo del team che subentrò a René Auvray nel 1961 fù Raymond Sasia (socio Onorario di E.B.A.) (Commissario Principale della polizia Nazionale) esperto di judo detto anche il “cecchino” perchè istruttore di tiro con armi corte, infatti aveva da poco frequentato un corso di formazione presso l’Accademia di tiro del Federal Bureau of Investigation e Malraux lo incaricò di applicare i metodi d’insegnamento dell’FBI per l’addestramento delle Guardie del Corpo del Presidente. In seguito lo stesso Sasia fondò il “Centro Nazionale di perfezionamento al Tiro della Polizia Nazionale”, con sede a Parigi, dando vita ad un metodo di preparazione completo all’uso delle armi da fuoco per le forze di polizia, denominato “Le tir rapid” che da quì si espanse in tutta europa. Il corso si basava sul metodo di estrazione rapida dell’arma dalla fondina e il fuoco, a cadenza elevata, con una sola mano, su bersagli a distanze ravvicinate e l’uso delle due mani per bersagli a distanze maggiori, sfruttando anche ripari forniti dall’arredo urbano od artificiali (muretti, muri di edifici, autovetture etc..), quello che noi di EBA chiamiamo C.Q.B. Armato. Dovete sapere che Sasia introduceva, inoltre, nell’addestramento un innovativo bersaglio, derivato da quello in uso nel centro addestramento dell’FBI, che raffigurava una sagoma nera, con cinque zone vitali, tuttora in uso e denominato “bersaglio o sagoma francese”.
Dopo la morte del generale, su richiesta del governo francese Sasia è diventato il consigliere del re Hassan II e gli salva la vita. Egli è stato anche responsabile della Protezione di Giovanni Paolo II durante la sua visita in Francia nel 1988.
In Italia, intorno agli anni 80, su esempio della scuola francese, ove peraltro molti funzionari della Polizia si erano diplomati, venne istituito il “Centro Nazionale di Specializzazione e di Perfezionamento al Tiro” della polizia di Stato, con sede a Nettuno (ROMA), con lo scopo di addestrare e formare i quadri degli Istruttori di tiro, che avrebbero poi operato all’interno dei vari istituti di istruzione e formazione della Guardia di Finanza, del Corpo Forestale e della Polizia Penitenziaria. Un centro di addestramento analogo è stato successivamente istituito anche dall’Arma dei Carabinieri e, in seguito, dalla Guardia di Finanza e della Polizia Penitenziaria.
Tutto quello che hai letto è frutto di studio, ricerca e soprattutto “passione” che metto in ogni cosa che riguarda le Guardie del Corpo, poi le condivido con “Te” perchè se hai avuto la costanza di leggere fino in fondo, sono certo che hai la mia stessa PASSIONE.
Carmelo Scicolone