Un bonus sicurezza per tenere lontani i ladri dalla vostra abitazione. A metà prezzo. Sarà infatti possibile detrarre nella dichiarazione dei redditi il 50% del costo per acquistare e far installare sistemi antifurto.
Ma è anche possibile scegliere l’opzione cessione del credito, chiedendo al venditore uno sconto sulla fattura.
L’incentivo scade il 31 dicembre del 2021. Al momento non è stato ancora prorogato.
Nel documento dell’Agenzia delle Entrate si fa riferimento per la detrazione ai lavori «relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti (per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti). In questi casi, la detrazione è applicabile unicamente alle spese sostenute per realizzare interventi sugli immobili. Non rientra nell’agevolazione, per esempio, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza».
Agevolazione massima 96mila euro
Il bonus sicurezza rientra tra quelli previsti per le ristrutturazioni edilizie.
Il massimo dell’agevolazione è di 96mila euro. Una cifra che potrebbe consentirci di trasformare la nostra abitazione in un bunker a prova di Diabolik.
Le spese previste
Le spese previste nel bonus sicurezza sono diverse.
Ecco l’elenco:
- installazione fotocamere o cineprese collegate a centri di vigilanza privata
- apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline
- grate sulle finestre e porte blindate
- rilevatori di apertura ed effrazione
- installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici
- tapparelle metalliche con bloccaggi
- vetri anti sfondamento
- allarmi con sirena ai nebbiogeni
- sostituzione delle serrature
- casseforti a muro
- Nel bonus rientrano anche:
- le spese sostenute per acquistare gli impianti di sicurezza
- progettazione e installazione
- perizie tecniche e sopralluoghi
- adeguamenti alla privacy
Come detto viene esclusa dall’agevolazione l’eventuale contratto sottoscritto con un istituto di vigilanza.
Beneficiari
L’agevolazione della detrazione Irpef del 50%, prevista nel bonus sicurezza, è destinata a tutte le persone fisiche che presentano la dichiarazione dei redditi e che sostengono le spese.
Possono beneficiarne:
- i proprietari dell’immobile
- chi ha solo la nuda proprietà
- gli inquilini (ma con la dichiarazione di consenso del proprietario)
- gli usufruttuari
- i comodatari
Rientrano nell’elenco dei beneficiari del bonus anche:
- i soci di cooperative
- gli imprenditori individuali per immobili che non rientrano tra i beni strumentali
- le società semplici in nome collettino
- in accomandita semplice
- le imprese familiari.
Può accedere al bonus sicurezza:
chi sta acquistando casa dove verranno poi installati i sistemi di sicurezza (ma devono aver già firmato e registrato il compromesso di vendita).
Come accedere al bonus sicurezza
I lavori dovranno essere pagati con un bonifico bancario o postale parlante (un documento che attesta i pagamenti come quelli previsti per la ristrutturazione di un edificio e la riqualificazione energetica).
Devono essere indicati:
- i dati fiscali del destinatario
- i dati fiscali del committente
- gli estremi della fattura
- la causale dei lavori
Chi chiede l’agevolazione deve essere la stessa persona che chiede il bonus sicurezza.
Nel caso i lavori venissero effettuati con un finanziamento, è indispensabile che la società finanziatrici paghi il beneficiario con un bonifico (l’intera documentazione deve essere poi conservata)..
Rate annuali, sconto in fattura o cessione del credito
Il bonus sicurezza può essere ricevuto come detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Sarà diviso in dieci rate annuali, tutte dello stesso importo.
Bonus casa, ecco le agevolazioni fiscali più importanti
Ma l’agevolazione può essere ottenuta anche come sconto sulla fattura o cessione del credito.
Qualora dovesse essere scelto lo sconto in fattura o la cessione del credito, la pratica per il bonus sicurezza sarà inviata online all’Agenzia delle Entrate.
In questo caso sarà necessario indicare:
- codice fiscale del beneficiario
- codice fiscale del fornitore
- data e importo delle fatture, dei beni e dei servizi acquistati (con Iva)
- l’indicazione che la fattura è riferita a un immobile sia destinato all’esercizio di impresa o di lavoro autonomo, sia all’uso personale o familiare.